La spada del samurai: arma ma soprattutto simbolo di una ricerca interiore - Infine...

Che fine ha fatto la coppia dei vecchi tempi? Il tachi ed il tanto? Vengono ancora utilizzati occasionalmente.

Il tanto per ragioni pratiche visto che si può portare e nascondere con facilità, soprattutto nella variante kwaiken con lama inferiore ai 20cm adottata spesso anche dalle donne: in realtà anche l'attrezzo in legno utilizzato in aikido sarebbe più un kwaiken che un tanto.

ll tachi soprattutto come indipensabile accessorio dell'alta tenuta con cui si partecipa alle cerimonie.

Ancora da Ame Agaru, ecco l'iroso signore Shigeaki, intento a conversare con lo scontroso ronin con cui minaccia di stringere un'amicizia tanto irrequieta quanto profonda. Alle sue spalle l'attendente lo accompagna metro per metro, portando la spada in posizione verticale; per la verità qui si vede una katana, ma si tratta di una piccola imperfezione del constumista; solo il tachi, viene tenuto in posizione verticale, anche a riposo appoggiandolo sul tachikake. Da notare anche, segno di un certo nostalgico stile, che Shigeaki alla cintura porta il tanto e non il wakizashi.


Ma per dirla tutta, diversi tachi sopravvivono ancora ai giorni nostri sotto mentite spoglie: accorciati tagliandoli dalla parte del codolo (la lama viene allora definita suriage) e dotati di una nuova montatura, si sono adeguati ai tempi e continuano a prestare servizio. Solo alcuni particolari che non sfuggono all'esperto, ed eventualmente la firma - che se è rimasta dopo il taglio si trova sul lato opposto - permettono di identificare un tachi convertito in katana.

Rimarrebbero ancora tante cose da dire sulla spada giapponese e forse proverò a dirle: ma nulla può eguagliare la forza di un'immagine, che dovrà rappresentarla dura, pura e nuda. Eccola:

 

 

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